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L’ICCO rivede le previsioni per un aumento del deficit globale di offerta di cacao

Nov 02, 2023

foto: Commercio equo e solidale

Inserito: 8 giugno 2023

Argomenti principali correlati: Notizie economiche, Cacao e cioccolato, Ingredienti, Lavorazione, Sostenibilità

Organizzazioni correlate: ICCO

L’Organizzazione internazionale del cacao ha rivelato che per l’anno del cacao 2022/23, i dati sul deficit di approvvigionamento sono aumentati da 60.000 a 142.000 tonnellate, con pressioni sui raccolti globali tra cui condizioni meteorologiche avverse e disponibilità di fertilizzanti, riferisce Neill Barston.

Nonostante l'ultima valutazione dell'organismo globale, si prevede che i livelli di produzione aumenteranno del 3,4% per la stagione 2023, mentre anche le macinazioni dovrebbero migliorare marginalmente dell'1,5% a 5.072 milioni di tonnellate.

Come ha osservato l'ICCO, mentre i primi raccolti di quest'anno sembrano aver portato una certa positività al mercato, si prevede che i rendimenti effettivi saranno influenzati negativamente dall'incombente El Niño e da altri fattori, tra cui malattie che storicamente hanno avuto un impatto sul settore del cacao. Come riportato in precedenza da Confectionery Production, i prezzi dei fertilizzanti sono aumentati in modo significativo anche nei principali mercati di origine del Ghana e della Costa d’Avorio, il che significa che in molti casi gli agricoltori non sono stati in grado di permettersi gli aumenti dei prezzi, dato che molti lavoratori agricoli stanno già guadagnando meno della povertà delle Nazioni Unite. -livelli di pagamento definiti.

Essendo un'organizzazione non governativa, l'ICCO ha continuato il lavoro iniziato nel 1973, collegato alle Nazioni Unite, operando nel quadro dei successivi accordi internazionali sul cacao, e fino a poco tempo fa aveva sede nel Regno Unito, prima del suo trasferimento ad Abidjan, Avorio. Costa. Attualmente conta un totale di 52 membri, 23 dei quali sono paesi esportatori di cacao che rappresentano l’86% del commercio internazionale di esportazione del settore.

In termini di macinazione del cacao, l’ICCO ha osservato che i recenti sforzi dei principali paesi produttori di spostarsi verso i prodotti a valle invece di esportare fave di cacao grezze, potrebbero essere un fattore influente. Secondo l’organizzazione, la lavorazione del cacao si è dimostrata resiliente nell’Africa occidentale, il che potrebbe aver causato conseguenze negative involontarie, come esportazioni relativamente basse di forniture di semi.

Un altro sviluppo del mercato sottolineato nel suo ultimo bollettino trimestrale è l’accumulo di scorte di cacao alla borsa, nonostante la garanzia di un deficit di offerta per la stagione 2022/23. Vengono menzionate alcune possibilità alluse al livello relativamente elevato delle azioni in borsa.